Big Mama a Radio Punto Nuovo: “La mia musica è una rivalsa contro il bullismo”

Scritto da il 1 marzo 2023

Si è scatenata una grossa polemica attorno alla rapper Big Mama, protagonista di una live sui social con la maglia della Salernitana. Lei, originaria di San Michele di Serino, in provincia di Avellino, è stata bersagliata da commenti sgradevoli secondo i quali avrebbe rinnegato le sue origini. Marianna Mammone (suo nome, ndr) però non si lascia abbattere, specialmente dopo il grande successo ottenuto a Sanremo nel duetto con Elodie. Proprio da questo argomento parte nella sua intervista ai microfoni di Radio Punto Nuovo:

“Sanremo? Ci tenevo tanto, è un punto di arrivo per tanti artisti e averlo fatto con una delle persone che nella musica stimo di più in assoluto (Elodie, ndr) è per me un grandissimo onore. È giusto portare sul palco delle voci campane, per me è giusto farlo perché abbiamo bisogno di farci ascoltare. Non avevo mai beccato prima Elodie, ci conoscevamo solo artisticamente. I nostri manager si sono chiamati, perché lei aveva bisogno di una collaborazione su quel pezzo e ha pensato che Big Mama fosse perfetta. Dopodiché hanno fatto tutto i manager. Io sono una persona vera e quindi quando ho saputo della possibilità di cantare sul palco dell’Ariston ho pianto tanto, arrivarci con le mie forze è stato fantastico”.

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“Com’è cambiata la mia vita? Rispetto ad altre volte in cui mi sono esposta, ho ricevuto tantissimi commenti positivi. Forse le persone hanno visto per la prima volta la mia essenza e forza. Sento il rispetto di tante persone che magari prima non mi conoscevano neanche. La mia musica nasce nel momento in cui, quando ero piccola, ho iniziato a ricevere dalle persone che mi erano attorno bullismo quotidiano. Laddove non riuscivo più a trattenerlo, per non esplodere di rabbia e odio, ho iniziato a scrivere tutto sui fogli. Prima si scriveva ancora a penna. Quindi ho scritto i miei primi pezzi pieni d’odio verso gli altri, verso me stessa, verso il mondo perché una persona che viene odiata è portata ad odiare pima o poi. Successivamente mi sono evoluta, oggi sono molto più consapevole di chi sono, ho le spalle ancora più larghe e i miei testi sono più razionali. L’odio è frazionato, non c’è bisogno di gettarlo tutto in poche parole, si può anche mettere ogni tanto, ma cerco di allontanarlo il più possibile dalla mia vita perché mi ha fatto male nella mia vita e cerco di stare calma”.

“Quanto può aiutare la musica ai giovani? Per me è stata fondamentale, la musica mi ha aiutata e da piccola dicevo fosse il mio scudo. Lo era per gli sfoghi, lo era perché pensavo mi guardassero per il fatto che fossi grassa. Poi la mia idea è cambiata pensando ‘Ah mi stanno guardando perché sono Big Mama’. È aumentata l’autostima. Sono stata malata, nel 2020 e nel 2021 ho dovuto fare le chemioterapie e la musica è stata la mia vera medicina. Il mio messaggio è forte: la musica può essere veramente utilizzata per curare ogni ferita”.

“Adoro fare giochi di parole, ancor di più quando si costruiscono e si intrinsecano sul dialetto campano. Ho scritto Ma Che Hit in un periodo in cui periodo in cui pensavo che qualcuno volesse fissarmi a delle redini, che potessi cantare solo una determinata cosa, che non potessi dire le parolacce. Ho scritto questo pezzo come avrebbe fatto Marianna a 12 anni. Non ha un ritornello, non segue per forza delle metriche giuste e poi ovviamente ci metto sempre il mio. Quante persone vogliono farmi la morale e io rispondo sempre ‘Ma che hai detto?’, nel senso che a me non importa nulla”.

“Electro dance? Io nasco da quella musicalità, quando ero piccola ascoltavo solo canzoni di quel genere e ho chiesto al mio producer di fiducia, Damiano, di farmi qualcosa che richiamasse gli esempi che gli ho mandato di musica mia di quando ero piccola. Volevo fare qualcosa che mi riportasse sulla retta via, volevo divertirmi e mi sono divertita”.

“Numero preferito? Il 3 e il 10, però incontro sempre il 3. Colore preferito? Sempre stato il celeste, ultimamente anche il verde, il rosso e il nero. Artista con cui vorrei duettare? Salmo tra quelli italiani, internazionale Lizzo. Il mio piatto preferito è la pizza, però la mangio bianca con le patatine. Sono una grandissima cuoca, so fare bene tutto. Il mio cavallo di battaglia è la pasta, patate e provola. Faccio cene a Milano 3-4 volte a settimana a casa mia. Il mio sogno da piccola è sempre stato quello di sentirmi importante, in un modo o nell’altro. Non sapevo già di voler fare la cantante, poi verso i 12-13 anni ho capito potesse essere la mia strada. Però mi volevo riprendere l’importanza che mi hanno tolto per tanti anni. In un modo o nell’altro volevo diventare una donna forte e indipendente”.

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Avellino Benevento

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