San Biagio: perché si mangia il panettone?
Scritto da Pellegrino Iannone il 3 febbraio 2023
Il 3 febbraio si ricorda San Biagio da Sebaste, un vescovo vissuto nel III secolo, martirizzato a causa della sua fede. Si narra che dopo la sua morte abbia compiuto diversi miracoli in tutta Italia. Per citarne uno, si narra che a Fiuggi, nel XIII secolo, fece apparire lingue di fuoco sul paese che stava per essere assediato dalle truppe papali, mettendole così in fuga. Il miracolo più conosciuto riguarda però il salvataggio di un bambino che stava soffocando a causa di una lisca di pesce incastratasi in gola. San Biagio, accorso sul posto, diede al piccolo una briciola che, una volta ingoiata, rimosse la lisca e permise al bambino di tornare a respirare. È proprio per questo motivo che, quella di San Biagio, è divenuta nel tempo una ricorrenza molto attesa, specie a Milano. Il 3 febbraio, infatti, si è soliti mangiare il panettone del Natale precedente, possibilmente raffermo. Così facendo, non solo si ricorda l’episodio della briciola che salò la vita al bambino, ma si celebra anche una leggenda tutta milanese legata al culto di San Biagio.