Truffa sul bonus cultura: 5 arresti
Scritto da Laura De Gisi il 7 febbraio 2023
In cambio di denaro avrebbero monetizzato quasi seimila “bonus cultura 18 app”, beneficio che il governo ha pensato per promuovere nei neo 18enni la diffusione dei libri, dello studio e dell’accesso ai servizi di natura culturale.
Una truffa che, secondo la Guardia di Finanza e la Procura di Napoli, avrebbe trasformato in contanti benefici per 2 milioni 850.000 euro tra il 2017 e il 2020.
Nove le misure cautelari (tre arresti in carcere, due ai domiciliari e quattro obblighi di dimora): ipotizzati, a vario titolo, l’associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato e l’autoriciclaggio.
Secondo il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, questa nuova truffa “con il vecchio bonus cultura è l’ennesima riprova del fatto che avevamo ragione: la App18 così com’è non funziona e va riformata”. “Anche per evitare queste situazioni – ha aggiunto – abbiamo voluto dare vita alla nuova Carta Cultura Giovani che, a partire dal prossimo anno, sarà riservata a 18enni provenienti da famiglie con redditi non elevati, e alla Carta del Merito. Due nuovi strumenti che garantiranno un utilizzo immune da distorsioni. Verranno infatti rafforzati i meccanismi anti-truffa, per dire definitivamente addio alle frodi”, Tra i destinatari delle misure cautelari anche i gestori di una libreria di Ercolano, in provincia di Napoli, utilizzata per trasformare i bonus in denaro. In quella libreria, per gli investigatori, venivano convocati, attraverso alcuni intermediari e procacciatori (sono 12 in tutto gli indagati), i possibili beneficiari del bonus per invitarli a monetizzare il beneficio. Il meccanismo truffaldino era semplice: simulare la vendita dei libri e l’effettuazione di altre prestazioni culturali inserendo nel sistema informatico del Mibact gli estremi e i codici dei ‘buoni cultura’ con in allegato la falsa dichiarazione della vendita di libri e di altri servizi culturali contemplati nel beneficio ma mai fruiti.
Secondo il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, questa nuova truffa “con il vecchio bonus cultura è l’ennesima riprova del fatto che avevamo ragione: la App18 così com’è non funziona e va riformata”. “Anche per evitare queste situazioni – ha aggiunto – abbiamo voluto dare vita alla nuova Carta Cultura Giovani che, a partire dal prossimo anno, sarà riservata a 18enni provenienti da famiglie con redditi non elevati, e alla Carta del Merito. Due nuovi strumenti che garantiranno un utilizzo immune da distorsioni. Verranno infatti rafforzati i meccanismi anti-truffa, per dire definitivamente addio alle frodi”, Tra i destinatari delle misure cautelari anche i gestori di una libreria di Ercolano, in provincia di Napoli, utilizzata per trasformare i bonus in denaro. In quella libreria, per gli investigatori, venivano convocati, attraverso alcuni intermediari e procacciatori (sono 12 in tutto gli indagati), i possibili beneficiari del bonus per invitarli a monetizzare il beneficio. Il meccanismo truffaldino era semplice: simulare la vendita dei libri e l’effettuazione di altre prestazioni culturali inserendo nel sistema informatico del Mibact gli estremi e i codici dei ‘buoni cultura’ con in allegato la falsa dichiarazione della vendita di libri e di altri servizi culturali contemplati nel beneficio ma mai fruiti.
Per il servizio offerto veniva trattenuta una percentuale (stimata tra 40 e 60%) corrisposta attraverso versamenti su carte di credito prepagate.
Infine venivano richiesti i rimborsi dei benefici al Mibact.
Infine venivano richiesti i rimborsi dei benefici al Mibact.