WMD 2025: “Lo spazio è futuro, ma servono politiche che guardino al Sud”

Scritto da il 23 maggio 2025

WMD 2025: “Lo spazio è futuro, ma servono politiche che guardino al Sud”

RIASCOLTA DA QUI L’INTERVISTA


Napoli –
Al WMD 2025, tra i protagonisti più attesi spicca Luigi Carrino, presidente del Distretto Aerospaziale della Campania (DAC). La sua presenza, come lui stesso ha dichiarato con il sorriso, è dovuta “più per stare con voi che per il WMD”, ma il suo intervento si rivela ricco di contenuti cruciali per il futuro dell’aerospazio italiano.

La Campania protagonista dell’aviazione civile

“Siamo leader a livello nazionale per l’aviazione civile,” afferma Carrino, “con oltre la metà della produzione dell’intero Sud Italia in termini di valore aggiunto, export e occupazione qualificata.” La Campania si conferma dunque un motore per l’aerospazio, anche se altre regioni eccellono in ambiti come lo spazio o l’aeronautica militare.

300 milioni di progetti in 10 anni

Con il DAC, Carrino ricorda, sono stati realizzati progetti per oltre 300 milioni di euro. Ma il settore, dice, ha bisogno di più sostegno da parte delle istituzioni: “Non bastano i fondi. Servono politiche per affiancare le aziende nei grandi partenariati internazionali, perché i grandi aerei non si costruiscono da soli.”

Il DDL Spazio? Così com’è, non aiuta le imprese

Carrino critica apertamente la recente proposta di legge sulle attività spaziali: “Così com’è scritta, non consente a startup e piccole imprese del Sud di continuare a lavorare nello spazio.” Il dibattito politico, osserva, è troppo ideologico e poco concreto: “Non si tratta di Musk o Meloni, ma di aiutare l’industria spaziale italiana a crescere tutta insieme.”

Il sogno: andare su Marte, insieme

Carrino rivela un sogno che guarda lontano: “Vorrei arrivare su Marte con un insieme di imprese italiane. Non c’è una via campana allo spazio: serve una via italiana, fatta di collaborazione tra distretti, superando ogni regionalismo.”

Lo spazio è ovunque: anche nei materiali e nella salute

Carrino conclude con un invito a non sottovalutare l’impatto dello spazio sulla vita quotidiana: “La gente pensa che investire nello spazio serva solo agli scienziati. In realtà, molte tecnologie che usiamo ogni giorno, dai materiali alla medicina, nascono proprio grazie alla ricerca spaziale.”

E a Radio Punto Nuovo, Carrino dedica un ringraziamento speciale: “Siete la prima radio in Italia a parlare ogni sabato di spazio. Non posso che benedirvi, come direbbe un napoletano


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