Conte: “Ho vinto e perso scudetti, un orgoglio giocarselo oggi! Olivera centrale? Sapete già tutto. McTominay e l’Inter…”
Scritto da Giovanni Annunziata il 2 maggio 2025
Vigilia di Lecce-Napoli, dalla sala stampa di Castel Volturno arrivano le parole di Antonio Conte in conferenza per presentare proprio il match e il rush finale di campionato:
Può essere la partita più importante dell’anno?
“Non penso, mancano 4 partite per tutti, sia per noi che per il Lecce non può essere la partita più importane dell’anno dato che ne mancheranno ancora tre. Sicuramente è importante, questo è l’aggettivo giusto”.
Cambiare assetto in difesa?
“Abbiamo sempre cercato nell’emergenza di trovare la formula giusta. Magari all’inizio poteva non esserlo, come con il Monza con cui siamo partiti in un modo e abbiamo finito in un altro. So benissimo che dipende tutto dal risultato. Cerchiamo di fare di necessità virtù, di mettere i giocatori migliori, cercare di fare ciò che abbiamo fatto in questo periodo. Non abbiamo cambiato tantissimo, l’atteggiamento e l’applicazione non sono mancati. Altrimenti non avremmo questi numeri, non saremmo la miglior difesa d’Europa, se non si cercasse di mettere i giocatori nelle migliori condizioni”.
Ritorno a Lecce per Conte. Come vive quest’attesa?
“Per me è sempre una partita diversa dalle altre, sono leccese, nato a Lecce, sono diventato uomo lì. I sentimenti che ho nei confronti di Lecce e dei leccesi non me li cambierà niente e nessuno. Resterò sempre fedele al sentimento che mi legherà a vita con questa città. Anche se vivo a Torino, ho mamma, papà, casa a Lecce. Quando posso, nell’anno sabbatico ho vissuto tanto a Lecce perché è una bellissima città e ho anche gli amici. Sarà una partita diversa, in quello stadio ci sono cresciuto prima di andare altrove”.
Il destino è nelle mani del Napoli. È aumentato il senso di responsabilità nei confronti dei tifosi?
“Abbiamo il senso di responsabilità dal primo giorno. Ho sempre dichiarato che avevo ricevuto ancora prima di dare e vogliamo regalare emozioni al tifoso napoletano. È giusto sottolineare come l’obiettivo principe di speranza a inizio stagione sia stato raggiunto con quattro giornate d’anticipo. Siamo in Champions e sappiamo tutti quanto conti a livello economico per tutti i grandi club. Ci eravamo prefissati l’altro obiettivo di dare fastidio e l’abbiamo centrato, stiamo dando fastidio in questo campionato. Ora c’è un terzo fastidio e dobbiamo capire se è un fastidio veramente importante oppure un fastidio che ha tenuto in bilico un campionato. È inevitabile che a 4 giornate dalla fine abbiamo 3 punti di vantaggio, ma due giornate fa eravamo 3 punti sotto l’Inter e questo deve servire a mantenere la calma, l’umiltà che non deve essere persa dall’ambiente. Il mondo Napoli deve capire che partecipa tutto insieme a questo campionato, stanno dando qualcosa di insperato a inizio anno, perché nessuno immaginava una cosa del genere. Dobbiamo restare umili, con i piedi per terra, perché mancano 4 partite. Ho esperienze in cui ho vinto e perso scudetti nelle ultime giornate. Il calcio è questo, vincerà una sola. Questi ragazzi in maniera corretta e in maniera utile hanno dato grande sostanza”.
Da allenatore Conte sa vincere gli scudetti.
“Ognuno di noi ha la propria storia e questo non vuol dire che la storia sia un marchio indelebile e sia una cosa obbligatoria. Ci sono gli altri, certo. Qualche scudetto l’ho vinto e stiamo cercando quest’anno di fare qualcosa di incredibile, di inimmaginabile che potrebbe sicuramente portare grande entusiasmo all’ambiente. Sarebbe eccezionale per Napoli. Non abbiamo fatto ancora niente, il calcio lo conosco e bisogna fare grande attenzione. Per questo il mio monito è di restare uniti perché mancano 4 partite, dopodiché ne rimarranno 3. Partiamo dalla base che saremo in Champions League l’anno prossimo. Oggi ci troviamo a giocarci lo scudetto, deve essere un piacere e un orgoglio ma allo stesso tempo non ci affossiamo da soli, che sarebbe stupido e provinciale”.
Sta provando Olivera centrale? È un’opzione?
“Voi sapete già tutto, inutile che vi spiego. Sono domande fasulle (ride, ndr). Tutto quello che accade qui a Castel Volturno si viene a sapere. Apprezzo la domanda, apprezzate la risposta sincera”.
Il 3-3 dell’Inter a Barcellona quanto aumenta ciò che sta facendo il Napoli?
“Lo pensavo guardando la partita, vedendo il risultato e il cammino in Champions dell’Inter. Faccio i complimenti, come già fatto in passato e non sono complimenti finti. Il fatto che l’Inter ci rappresenti in questo modo in Europa deve darci lustro e gioia, deve farci capire che il campionato italiano è di un livello importante e che il Napoli dando filo da torcere all’Inter sta facendo qualcosa di straordinario”.
McTominay il centrocampista con la media gol più alta. È l’orgoglio tattico più grande che ha?
“Ho sempre parlato di dover trovare soluzioni, perché vedendo la rosa della squadra ho sempre detto che non trovavi tanti gol nei singoli calciatori. Quando c’è questa situazione, non puoi affidarti a 2-3 giocatori che vanno in doppia cifra di gol devi trovare una cooperativa del gol e delle soluzioni tattiche, di miglioramento. McTominay oggi è un giocatore nettamente più forte rispetto a quando è arrivato dal Manchester United, penso che lui stesso si senta più completo e con più conoscenze. Sta raggiungendo una fase della sua età importante, per decidere da che parte andare nella carriera. Fino ad adesso è stato in mezzo, faceva parte dello United ma senza avere un ruolo principale, cosa che a Napoli gli abbiamo dato. È cresciuto tanto, lavorando, ed è un centrocampista completo. Il miglioramento suo ce l’hanno avuto tutti. Altrimenti diventa difficile spiegare perché noi abbiamo 74 punti”.
Il Napoli è stato primo 17 volte, l’Inter 9, l’Atalanta 5. Che valore ha questo dato?
“Noi siamo stati costanti. Magari in alcuni periodi abbiamo fatto 7 vittorie consecutive, periodi con sconfitte, altri con pareggi. Ma se vuoi rimanere in alto in classifica devi essere costante nel risultato. A me hanno insegnato che non conta come parti ma come arrivi. Non conta se durante il percorso sei primo, conta come tagli il traguardo finale. Abbiamo l’opportunità di fare qualcosa di bello e di inatteso. Sappiamo che l’avversario è fortissimo, però noi ci siamo, l’abbiamo dimostrato e vogliamo continuare a farlo. Sapendo mancano 4 partite”.