Insigne: «Contento di essere tornato, Tutino lo sento stasera. Stimoli? Non vedo l’ora»

Scritto da il 24 luglio 2025

Conferenza stampa di presentazione di Roberto Insigne che in mattinata ha sostenuto il primo allenamento con l’Avellino di Raffaele Biancolino

LA TRATTATIVA E LE ASPETTATIVE – «La trattativa è durata poco, in realtà, perché c’è stata subito disponibilità da parte mia. Le aspettative, sia personali che collettive, sono alte. Partiamo con calma, cerchiamo di fare un campionato importante e di dire la nostra».

LA CONDIZIONE FISICA – «Ero a Palermo e mi sono allenato fino a ieri, prima delle visite. Mi sento bene, anche se ovviamente mi sono allenato in modo diverso. Devo ancora fare qualcosa in più rispetto agli altri, ma è normale».

IL RITORNO IN BIANCOVERDE – «Sono contento. Dieci anni fa ero un ragazzino: avevo 21 anni, ora sono un uomo e un papà. Sono felice di essere qui».

IL PALERMO E IL GRUPPO – «Mi hanno accolto davvero bene. Sono un ragazzo che fa subito amicizia, ma ho trovato un gruppo sano, che si diverte e che dà l’anima in allenamento. A Palermo è stata un’annata difficile, condizionata da un infortunio che mi ha tenuto fuori un mese. Lì ho sempre fatto il mio, ma adesso penso solo all’Avellino».

LA CHIACCHIERATA CON BIANCOLINO – «Dopo aver parlato col mister, è stato ancora più facile scegliere Avellino. Mi ha trasmesso la sua voglia di fare bene. La telefonata è durata poco: ci siamo prefissati un obiettivo e speriamo di portarlo in fondo. Sono napoletano, sapete che sono scaramantico. Sicuramente daremo il massimo, suderemo sempre la maglia e sappiamo cosa fare».

LE CARATTERISTICHE E IL RUOLO – «Il mister lascia libertà al reparto offensivo. Io e i miei compagni cercheremo di fare ciò che ci chiede. Con Tesser, che ho sentito ieri, giocavo da trequartista. Adesso, con Biancolino, sono a sua completa disposizione. Gioco dove mi vede meglio».

TELEFONATA A TUTINO? – «Non l’ho ancora sentito, ma stasera lo chiamo insieme a Palmiero. Poi sta a lui decidere cosa fare. Noi lo accoglieremmo bene, ma la scelta spetta a lui».

GLI ATTACCANTI – «Non voglio parlare solo del reparto offensivo, ma di tutta la squadra. Ho visto l’allenamento di ieri e ho notato un gruppo che dà l’anima. Ci sono tanti giovani, tra cui Crespi, che per me è un calciatore che può fare molto bene».

LA SERIE B – «È un campionato difficile, particolare: se inizi bene, è tutto in discesa. Bisogna avere sempre intensità e fame».

GLI STIMOLI – «Sono altissimi, altrimenti avrei scelto altro. Per giocare ad Avellino servono stimoli, e io ne ho tanti. Mi avevano accolto benissimo dieci anni fa, e adesso non vedo l’ora».

IL NUMERO DI MAGLIA – «Ho scelto il 94, che è il mio anno di nascita. Spero ci porti fortuna, come due anni fa a Frosinone, quando vincemmo il campionato».


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