Favilli: «Obiettivo doppia cifra. Possiamo dire la nostra in Serie B»
Scritto da Pellegrino Iannone il 15 luglio 2025
Conferenza stampa di presentazione per Andrea Favilli che dopo il primo allenamento di giornata ha incrociato microfoni e taccuini per la prima conferenza stampa della stagione 2025-26.
LA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DI ANDREA FAVILLI
LA TRATTATIVA E L’IMPATTO CON AVELLINO – «La trattativa nasce verso metà giugno. Ho finito la stagione a Bari, stavamo parlando di rinnovare il contratto ma la trattativa è andata per le lunghe. Nel frattempo c’è stata questa chiamata da parte dell’Avellino e nel giro di una settimana abbiamo chiuso. Da parte mia c’è stata apertura totale dall’inizio. Ho trovato un gruppo vincente, coeso, ho cercato di inserirmi facendomi conoscere».
COSA SIGNIFICA AVELLINO? – «Penso di aver giocato contro l’Avellino una decina di anni fa, in un Avellino-Ascoli. È una piazza calorosa, dove si vive di calcio. In queste piazze sei obbligato a dare il massimo, hai una spinta in più. Sono davvero felice».
IL TREQUARTISTA E DUE ATTACCANTI – «Penso sia prematuro parlare di questo. Dipende da come imposti la fase difensiva. Da quello che ho visto ho trovato calciatori forti sia sulla trequarti che in avanti. Per vincere devi fare un gol più degli altri, penso la strada sia giusta. Poi saranno solo le partite a dircelo».
LA CONDIZIONE E LA FAME – «Ho l’ambizione di fare una stagione da protagonista insieme ai miei compagni. Cerco di mettermi a disposizione del mister e dei ragazzi. Ho i miei obiettivi ben chiari e ho cercato di presentarmi nel miglior modo possibile. Non sono ancora al top della condizione, ma questi allenamenti ci permettono di entrare in forma il prima possibile».
LA PROSSIMA SERIE B E IL RUOLO DEI LUPI – «La Serie B si è livellata molto, soprattutto in bassa classifica non ci sono squadre che concedono tanto. Sarà combattutissima fino alla fine, escludendo alcune squadre che sono fuori dai parametri della B. Sarà fondamentale partire forte perché le prime giornate indirizzano la stagione. Impattare bene sarà fondamentale. Secondo me possiamo fare un ottimo campionato perché una squadra che vince la C parte sicuramente avvantaggiata perché il gruppo è solido e vincente. Penso possiamo fare un campionato di livello».
L’ANNO DELLA CONSACRAZIONE? – «È il filo conduttore della mia carriera. Avrei avuto le qualità per fare un percorso diverso, purtroppo gli infortuni fanno parte del nostro mestiere. Non ho mai mollato e mai lo farò. Se un calciatore ha le qualità può fare un salto in avanti da un momento all’altro. Davanti, non conoscendoli di persona, ho trovato degli uomini. Secondo me posso dare una mano a loro, ma lo stesso possono farlo loro. Ad esempio Patierno, non ha mai giocato in B, ma ha sempre segnato in qualsiasi categoria. Partiamo tutti dallo stesso livello. Ci giocheremo il posto in allenamento e sarà il mister a decidere chi andrà in campo».
IL RAPPORTO CON BIANCOLINO – «Vuole i gol. Adesso stiamo lavorando a livello tattico e sto cercando di capire perché l’anno scorso ho giocato in modo diverso. Non mi ha detto che gli somiglio come calciatore. Ci sta dando tante indicazioni dal punto di vista offensivo. In passato ho già avuto allenatori che hanno fatto bene da attaccanti, come Lucarelli a Terni».
L’ACCOGLIENZA DI PATIERNO E LESCANO – «Mi hanno accolto benissimo. Abbiamo grande affinità, siamo partiti molto bene».
QUANTI GOL IL PROSSIMO ANNO? – «L’obiettivo minimo è andare in doppia cifra. Poi ci sono tante variabili da considerare, ma l’obiettivo è quello».
IL NUMERO DI MAGLIA – «Il 99 è un numero che mi piace molto. Parleremo con i ragazzi e vedremo chi la spunta».