Scampia cambia volto: si abbatte anche la Vela Rossa

Scritto da il 17 dicembre 2025

Davanti alle escavatrici che aggrediscono quei triangoli di ferro e cemento succede anche che a qualcuno scappi una lacrima. Si commuovono gli abitanti di Scampia alla vista della Vela Rossa che viene giù, pezzo dopo pezzo, con i suoi balconi ormai scoloriti dal tempo e sporcati dalle dediche. “La casa è li dove lasci il cuore” il commiato lasciato con spray nero che si legge su uno di questi. Da complesso popolare avveniristico a simbolo del degrado di Napoli: è la storia delle Vele di Scampia, l’insediamento urbanistico progettato dall’architetto Francesco Di Salvo negli anni Settanta per risolvere i problemi della periferia nord della città e divenuto nel tempo sinonimo di Gomorra, tra degrado e criminalità. Oggi – con l’avvio della demolizione della Vela Rossa, la sesta abbattuta a partire dal 1997 sulle sette edificate a suo tempo – la storia delle Vele segna un’altra tappa importante verso il processo di riqualificazione della nuova Scampia. E’ l’ultima costruzione per la quale il Comune di Napoli ha previsto l’abbattimento. La settima, la Vela Celeste, verrà preservata e riqualificata. Ci vorranno circa tre settimane per buttare giù tutta la Vela. Poi inizieranno le opere per separare i materiali. La conclusione dei lavori è prevista per marzo 2026. Il futuro di Scampia è un ecoquartiere moderno con circa 430 nuovi alloggi ecosostenibili, asili, centri civici e ampi spazi verdi, che la trasformeranno in un modello di vita sociale e abitativa – si spera – più funzionale e sicuro, con l’obiettivo di consegnare i primi nuovi alloggi già nel 2026. E’ la seconda Vela per cui si procede alla demolizione nel corso dell’anno dopo che a marzo è stata abbattuta la Vela Gialla. Due i grandi escavatori a tenaglia in azione che sin dalla mattina hanno cominciato ad aggredire la Vela sotto lo sguardo del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e del presidente della Regione Campania, Roberto Fico. Proprio Fico parla di giornata commovente per Napoli: “La Regione – ha detto – deve essere vicina alle grandi rigenerazioni urbane che il Comune sta facendo, in una modalità di ascolto e di dialogo con tutti gli abitanti del quartiere. Grazie al Comune e al sindaco oggi è un giorno meraviglioso e direi commovente”. Parla di giornata storica per Scampia anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: “Il nostro progetto di riqualificazione di questo pezzo di città va avanti molto velocemente. Entro la fine del 2026 prevediamo di completare quattro edifici con circa 150 appartamenti. Nel frattempo partiranno anche gli altri edifici, la scuola e i servizi, per fare in modo che entro il 2028 si completi tutto l’intervento che prevede la realizzazione di un nuovo quartiere con servizi e circa 500 appartamenti”. Ed esulta anche il leader del Comitato Vele Scampia, Omero Benfenati, che negli anni ha combattuto per giungere alla demolizione delle Vele: “A Scampia – dice – non abbiamo chinato la testa e oggi possiamo osservare l’ultimo abbattimento del mostro di cemento. Questa non è più la vela di Gomorra, ma sarà la vela del riscatto”.


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