Biasin (Libero): “Conte-Mourinho, duello tra monumenti. Inter penalizzata da un VAR senza senso”
Scritto da Ciro Gaipa il 10 dicembre 2025
A Radio Punto Nuovo, nel corso di “Punto Nuovo Sport“, è intervenuto Fabrizio Biasin, giornalista.
“Benfica-Napoli? È una bella partita distribuita tra due monumenti della panchina. Conte e Mourinho negli ultimi dieci anni hanno fatto la storia del calcio. L’idea che si affrontino a questi livelli è sempre affascinante. Sono due che non si nascondono mai, sanno punzecchiarsi in modo intelligente.
Oriali? È amico di entrambi e ha vinto tantissimo sia con uno che con l’altro. La sua presenza aggiunge un ulteriore motivo di interesse alla partita di stasera.
Formazione? Conte vorrebbe ruotare un po’ di giocatori e dare respiro a qualcuno, ma nell’atto pratico non ha tutta questa possibilità. In questo momento le rotazioni non sono tantissime. Cercherà di gestire al meglio i 90 minuti, sfruttando i cambi. Non sarà una partita semplice: il Benfica si gioca tutto, è l’ultima chance per arrivare ai play-off. Conte lo ripete spesso: in queste situazioni devi essere bravo a pensare alla partita in corso ma anche a ragionare su quella successiva, che arriva dopo pochi giorni.
Inter-Liverpool? Non c’è molto da dire. È stata una decisione allucinante. La trattenuta di Bastoni su Wirtz è qualcosa che vediamo 800 volte in una partita. Se il metro è quello, le gare dovrebbero finire 50-49. Il calcio non è basket, i contatti ci sono. È incredibile che una partita venga decisa così dal VAR, una decisione che per il 99% degli osservatori è senza senso. L’Inter ha giocato da 9 in pagella, una partita attenta contro una squadra che è campione d’Inghilterra e ha investito mezzo miliardo l’estate scorsa. Si era strameritata il punto.
È arrivata la sesta sconfitta stagionale, e ora devi pensare di vincere le ultime due contro Borussia e Arsenal. Molto probabilmente dovrai passare dai play-off, con due partite in più. È complicato. Chivu è stato molto bravo a dire le cose come stanno. Questa è un’ingiustizia, sì, ma piangersi addosso non serve. L’Inter gioca bene, produce, ma le manca cinismo. È su questo che bisogna lavorare“.