Bicchieri: oggetti trasparenti pieni di storie (e rumori)

Scritto da il 10 ottobre 2025

Bicchieri: oggetti trasparenti pieni di storie (e rumori)

Oggi abbiamo giocato con il rumore dei bicchieri. Ma dietro quel tintinnio c’è molto più di un brindisi: c’è storia, scienza, design e… un pizzico di magia acustica.

Il bicchiere che suona

Hai mai fatto “cantare” un bicchiere? Basta un dito umido e un movimento circolare sul bordo per generare un suono ipnotico. È il principio della vibrazione armonica: il vetro entra in risonanza e produce una nota. Più sottile il vetro, più acuto il suono. Più pieno il bicchiere, più grave la nota.

Alcuni musicisti usano bicchieri accordati per suonare interi brani. Si chiama glass harp, ed è pura poesia sonora.

Dalla Mesopotamia al design scandinavo

I primi bicchieri risalgono a oltre 3.000 anni fa, in Mesopotamia. Erano coppe in ceramica, poi in metallo, poi in vetro. Il bicchiere moderno nasce a Venezia, con il vetro soffiato di Murano. Oggi esistono bicchieri minimalisti, barocchi, termici, pieghevoli… e persino quelli che si illuminano al contatto con il liquido.

Ogni bevanda ha il suo bicchiere

  • Flûte: per lo spumante, mantiene le bollicine.
  • Ballon: per i rossi corposi, libera gli aromi.
  • Coppa Asti: per i dolci, esalta la fragranza.
  • Tumbler: per cocktail e whisky, solido e versatile.
  • Bicchiere d’acqua: il più democratico, ma anche il più sottovalutato.

Lo sapevi? Bere vino in un bicchiere sbagliato può alterarne il gusto. Il design influisce sulla percezione aromatica.

Curiosità da bar (o da teatro)

  • Il brindisi nasce come gesto di pace. Nell’antichità si toccavano i bicchieri per mescolare eventuali veleni. Oggi è un gesto di fiducia e festa.
  • Il bicchiere della staffa è l’ultimo della serata, quello “in sella” prima di andare via. Un saluto, un augurio, un arrivederci.
  • Il bicchiere rotto porta fortuna… o guai. In alcune culture è segno di buon auspicio (vedi matrimoni ebraici), in altre è sinonimo di disattenzione. Dipende da chi lo raccoglie!
  • Il rumore dei bicchieri è usato anche in teatro. Per simulare brindisi, tensione, o persino il silenzio che precede una rivelazione.

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