Correre sotto la pioggia è davvero meglio: lo conferma la scienza (e anche MythBusters!)

Correre sotto la pioggia è davvero meglio: lo conferma la scienza (e anche MythBusters!)

Se ti sei mai chiesto se conviene correre o camminare sotto la pioggia per bagnarsi di meno, la risposta è: meglio correre! Ma non troppo forte

️La pioggia non è tutta uguale

Il problema è più complicato di quanto sembri: pioggia e vento cambiano intensità e direzione, il corpo umano ha forme diverse, e anche il rischio di scivolare o finire in una pozzanghera conta. Per questo, da decenni fisici e meteorologi cercano la “velocità ideale” per bagnarsi il meno possibile.

Correre riduce il tempo sotto la pioggia

Gli studi mostrano che correre fa bagnare meno, perché si resta meno tempo esposti. Con vento alle spalle, correre alla stessa velocità del vento può addirittura evitare che le gocce ci raggiungano. Ma correre troppo forte (oltre i 12 km/h) non porta grandi vantaggi e ci fa solo arrivare più stanchi.

I numeri parlano chiaro

– Nel 1995, uno sprint a 20 km/h riduceva l’acqua assorbita solo del 10% rispetto a una corsa moderata.

– Nel 1997, con pioggia battente e vento frontale, la riduzione arrivava fino al 44%.

– Nel 2023, simulazioni con dati reali hanno mostrato che correre a circa 12 km/h riduce l’acqua ricevuta di oltre il 50% nella maggior parte dei casi.

Test reali: chi corre si bagna meno

Peterson e Wallis hanno pesato i vestiti di corridori e camminatori sotto la pioggia: il corridore ha assorbito 130 grammi d’acqua, il camminatore 217. Anche MythBusters ha confermato il risultato in un test sotto pioggia vera: correre è meglio.

️ E tu, sotto la pioggia… preferisci lo sprint o la passeggiata romantica?