Finge la morte per scappare con l’amante: condannato a 89 giorni, proprio come la sua fuga
Scritto da Bruno Gaipa il 2 settembre 2025
Finge la morte per scappare con l’amante: condannato a 89 giorni, proprio come la sua fuga
Watertown (Wisconsin, USA) – Sembrava la trama di una commedia romantica, invece è tutto vero. Ryan Borgwardt, 45 anni, ha inscenato la propria morte per fuggire in Europa con una donna conosciuta sui social. Il suo piano, durato esattamente 89 giorni, si è concluso con una condanna a… 89 giorni di carcere. Ironia della sorte, o giustizia poetica?
Il piano: kayak, documenti e fuga d’amore
Era il 12 agosto dell’anno scorso quando Borgwardt ha detto alla moglie che sarebbe andato a fare kayak sul Green Lake, a circa 80 km da casa. Il giorno dopo, le autorità hanno trovato la sua imbarcazione rovesciata, il documento d’identità abbandonato e nessuna traccia del corpo. Per 58 giorni, le ricerche si sono concentrate nel lago, finché gli investigatori hanno iniziato a sospettare che l’uomo non fosse affatto annegato.
In realtà, Ryan aveva già preso un volo da Toronto a Parigi, per poi proseguire verso la Georgia (quella vera, non lo Stato americano), passando per un misterioso Paese asiatico. Tutto per incontrare una donna uzbeka conosciuta online.
Il ritorno e la condanna
Le autorità lo hanno rintracciato a novembre e convinto a rientrare negli Stati Uniti a dicembre. Ad attenderlo, oltre alla moglie e ai tre figli, c’erano anche le manette. Borgwardt si è costituito ed è stato accusato di aver ostacolato le ricerche del suo corpo, con una condanna a 89 giorni di reclusione e una multa di 30mila dollari per coprire le spese sostenute dalle forze dell’ordine.
La moglie, con cui era sposato da 22 anni, ha chiesto il divorzio quattro mesi dopo il suo ritorno.
Ryan Borgwardt nella foto diffusa dalla polizia
della contea di Green Lake, in Wisconsin (Stati Uniti)
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