Iezzo: “Napoli stanco e corto: a Lisbona è mancata l’intensità. Vergara? Da lanciare”

Scritto da il 11 dicembre 2025

A Radio Punto Nuovo, nel corso di “Punto Nuovo Sport”, è intervenuto Gennaro Iezzo, ex portiere.

La sconfitta di Lisbona? “Ho visto un Napoli stanco, un Napoli che ha pagato il prezzo delle assenze. Quando sei costretto a giocare per settimane con 12-13 uomini, alla lunga qualcosa lo paghi, e purtroppo in Champions il Napoli sta soffrendo proprio questo. Ieri non era il solito Napoli: mancava intensità, quella che invece avevamo visto nelle ultime cinque gare. Era una squadra aggressiva, capace di recuperare palla alta e far male agli avversari, come successo in campionato e anche contro il Qarabag al Maradona. Ieri, invece, la squadra di Mourinho arrivava sempre prima sul pallone, era più reattiva e ha portato a casa la vittoria”.

Su Milinkovic-Savic: Si è ritrovato immerso nella difficoltà generale della squadra. Non credo si debba mettere la croce addosso a lui per una prestazione negativa che è stata collettiva. Sul primo gol poteva fare poco, sul secondo qualcosa in più si poteva fare, ma va detto che sullo 0-0 aveva già compiuto un paio di interventi importanti. Non è stato brillante nella costruzione, come ci aveva abituati nelle ultime settimane, ma dare a lui la responsabilità della sconfitta – così come in passato si è spesso fatto con Meret – non è corretto. Il Napoli ha perso da squadra stanca e, soprattutto, confusa: non era né carne né pesce. Se sei stanco, abbassi il baricentro, eviti rischi in costruzione. Invece ieri il Napoli è rimasto in una terra di mezzo che non ti permette di fare risultato. La stanchezza si è vista tutta“.

Sul percorso europeo: Ora la Champions andrà momentaneamente in stand-by: ci sarà tempo prima di rigiocarla. Il Napoli deve rituffarsi nel campionato e poi nella Supercoppa. Saranno settimane impegnative, e la speranza è recuperare qualche uomo: Elmas è adattato in quella posizione, McTominay pure, perché rende meglio più avanti. Bisogna trovare alternative per far respirare chi ha tirato la carretta. Senza dimenticare che in panchina ci sono Spinazzola, Politano e altri giocatori che possono dare una mano“.

Vergara titolare? Io lo spero. Serve coraggio: i grandi club come Barcellona e Real Madrid lanciano ragazzi anche più giovani, non vedo perché non si possa farlo con Vergara. Nei pochi minuti che ha giocato ha mostrato qualità, ma se non gli dai due o tre partite di fila non potrai mai capire se può diventare un valore per il futuro. Udine potrebbe essere la partita ideale per schierarlo dal primo minuto. I colpi li ha, lo abbiamo visto tutti: ora serve solo la volontà di metterlo dentro“.


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