Il Tram compie nove anni e rilancia: più produzioni, più Napoli, più teatro vivo
Scritto da Bruno Gaipa il 28 settembre 2025
Il Tram compie nove anni e rilancia: più produzioni, più Napoli, più teatro vivo
C’è qualcosa di speciale nel Teatro Tram, e non è solo la sua programmazione. È l’energia che si respira, il senso di comunità che si rinnova ogni stagione. Nove anni di attività, nove stagioni di spettacoli, laboratori, incontri, e ora anche un riconoscimento importante come organismo di produzione teatrale. Un traguardo che premia il lavoro di una compagnia indipendente, che ha sempre messo al centro la ricerca, la sperimentazione e il racconto del territorio.
«Ogni anno è un mix di volti noti e nuovi arrivi, sia tra i collaboratori che tra il pubblico», racconta Mirko Di Martino, direttore artistico ai nostri microfoni. «Ed è giusto così: il teatro è un organismo vivo, che cambia, cresce, si evolve. Questo nono anno ci rende particolarmente orgogliosi, anche perché grazie al riconoscimento ministeriale potremo inserire più produzioni nostre, con i nostri attori, le nostre idee, il nostro linguaggio».
Una stagione che si annuncia ricca e variegata, con spettacoli storici ripresi e nuove creazioni inedite. Tutto rigorosamente autoprodotto, come da tradizione Tram
Neapolis 25: un progetto d’amore per Napoli
Tra le novità più significative, il progetto “Neapolis 25”, una rassegna di 25 eventi dedicati ai 2500 anni di storia della città. «Napoli è sempre stata al centro del nostro lavoro, ma quest’anno abbiamo voluto celebrarla in modo speciale», spiega Mirko. «Abbiamo presentato il progetto al Ministero, è stato finanziato, e da febbraio siamo in scena con spettacoli che raccontano la città da mille angolazioni».
Dalla vita di Eleonora Pimentel Fonseca all’eruzione del Vesuvio, dai grandi attori come Totò, Eduardo e Scarpetta (di cui ricorre il centenario della morte), ogni evento è un tassello di un racconto plurale, accessibile, coinvolgente. «Molti spettacoli sono gratuiti, altri a pagamento ma con costi contenuti. Il pubblico risponde con entusiasmo, perché Napoli è un bacino infinito di storie affascinanti».
Ma il Tram è anche laboratorio, officina di idee, luogo di incontro. «La forza dei piccoli teatri è proprio questa: la vicinanza fisica ed emotiva tra attori e spettatori. Dopo lo spettacolo si resta, si parla, si discute. Il teatro continua anche dopo l’applauso».
I laboratori attivi tutto l’anno coinvolgono adulti e giovani, e spesso si intrecciano con le compagnie ospiti, creando un circolo virtuoso di scambio e crescita. «È un tessuto che cuciamo giorno per giorno, con pazienza e passione. Il Tram è uno spazio aperto, per chi fa teatro e per chi crede che il teatro sia ancora un modo per capirsi, immaginare, evolversi».