Panini vietati al lido: il caso Puglia riaccende il dibattito anche in Campania
Scritto da Bruno Gaipa il 15 agosto 2025
Panini vietati al lido: il caso Puglia riaccende il dibattito anche in Campania
Una madre, due figli, uno dei quali celiaco. Un panino portato da casa per garantire una merenda sicura. E un lido che dice no. Succede a Monopoli, in Puglia, ma la questione tocca da vicino anche la Campania, dove episodi simili non mancano.
🎤 A raccontarlo è Maria (nome di fantasia), che dopo aver chiesto il permesso di portare due panini al lido Marzà, si è vista negare l’autorizzazione per il figlio non celiaco e costretta a consumare il cibo lontano dall’ombrellone. “Mi ha detto che era una cortesia solo per il celiaco. Mi ha trattata come se stessi chiedendo un favore personale”, denuncia la donna.
Cosa dice la legge?
In Puglia, l’ordinanza balneare 2025 consente chiaramente l’introduzione di alimenti propri, specie per esigenze di salute. A livello nazionale, le spiagge sono beni pubblici e i concessionari non possono vietare il consumo di cibo portato da casa, salvo motivi di sicurezza o decoro.
Ma anche in Campania il tema è caldo. Roberto Capasso, presidente di Assoutenti Campania, interviene a Fanpage : “Le spiagge sono luoghi pubblici. I gestori non possono imporre divieti generici né controllare borse o zaini. Certo, va garantito il decoro, ma non si può negare un diritto fondamentale come quello di nutrirsi, soprattutto in caso di intolleranze alimentari”
Campania: episodi simili nel Casertano
A Villaggio Coppola, nel Casertano, una madre con tre figli è stata costretta a gettare il cibo portato da casa e acquistare quello del bar del lido. Il cartello all’ingresso vietava l’introduzione di cibi e bevande dall’esterno, ma la legge non è dalla parte del gestore.