Scioperi per Gaza, tensione a Salerno e Napoli
Scritto da Valentina Ripa il 3 ottobre 2025
La polizia usa i lacrimogeni per fermare i manifestanti intenzionati a invadere il porto di Salerno, i dimostranti rispondono lanciando sampietrini e altri oggetti provocando il ferimento, in modo non grave, di alcuni agenti. E’ stato questo il momento di tensione principale nelle manifestazioni pro Gaza svoltesi in Campania, con almeno 50mila partecipanti nella sola Napoli secondo la Cgil. Anche nel capoluogo campano si è temuto uno scontro con le forze dell’ordine quando un gruppo di manifestanti con bandiere dell’Usb si è staccato dal corteo principale per provare a entrare nel porto dove stazionava una nave commerciale proveniente da Haifa. Il cordone di sicurezza si è fronteggiato con i manifestanti per oltre mezz’ora, poi la nave ha preso il largo e i dimostranti sono stati lasciati passare nel porto commerciale partenopeo dove hanno sfondato un cancello, cantando e arrampicandosi sui grandi macchinari di carico e scarico dalle navi, bloccando di fatto la viabilità in entrata e in uscita. La manifestazione, dopo quattro ore, si è conclusa in Piazza Mercato. A Salerno invece, la mattina è iniziata con il sindacato SiCobas che ha bloccato il varco di ponente del porto di Salerno con lo striscione “Cacciamo il governo, complice del genocidio”, mentre decine di persone si sono raccolte sotto la sede della Prefettura e centinaia di giovani studenti si sono riversati sul lungomare a manifestare. I manifestanti hanno anche protestato davanti ai cancelli del porto, invadendo la strada. La tensione è salita fino a che le forze dell’ordine hanno usato i lacrimogeni per disperdere i manifestanti che hanno replicato lanciando sanpietrini e altri oggetti che hanno portato al ferimento, in maniera non grave, di alcuni agenti.