Colantuono: “Partita difficile da giudicare, ma non sono dispiaciuto al 100%”

Scritto da il 1 aprile 2024

Male la prima per Stefano Colantuono. Il 3-0 in casa del Bologna, nella 30ª giornata del campionato di Serie A, segna la terza sconfitta consecutiva. A fine partita il tecnico romano arriva in sala stampa.

Stefano Colantuono in sala stampa

I rossoblù vincono con merito certamente ma Simy e Tchaouna sono pericolosi in un più di un’occasione. A fine gara Colantuono giunge in sala stampa per rispondere alle domande dei giornalisti.

«È una partita difficile da giudicare, l’avevamo preparata in una certa maniera, cercando di dare un po’ di profondità. Abbiamo avuto la possibilità di pareggiare, ma purtroppo ci sono state giocate importanti da parte dei nostri avversari e che l’hanno indirizzata nella loro direzione, ma come si è preso il terzo gol mi scoccia parecchio. Una partita complicata, il Bologna sta passando un momento super positivo e penso sia una delle squadre più difficili da affrontare in questo momento».

«I numeri negativi ed eventuali record, non m’interessa, dobbiamo solo ringraziare e dare onore e rispettare l’ambiente. Contro il Sassuolo tutto per tutto, e giocherà chi meriterà».

«Non sono dispiaciuto al 100% della partita di oggi, ma sono stato costretto ad effettuare dei cambi. Non conosco medicine per cambiare la situazione, l’unica cosa è lavorare. La squadra ha fatto quello che poteva fare, volevo rendermi un po’ più pericoloso con Tchaouna, e in parte c’è riuscito. Ho preferito farlo giocarlo in quel ruolo, da esterno d’attacco e lo ritengo un simil Orsolini, ma bisogna mantenere gli equilibri».

«Poi il Bologna è squadra che sta vicino alla Juve, magari segni quel gol di Simy… e avresti comunque perso. Infatti c’è rammaricato per il mancato gol di Simy perché le partite si vincono anche con degli episodi».

«I giocatori devono avere la coscienza del fatto che non dobbiamo andare dietro la classifica… la partita contro il Sassuolo non è la partita dell’anno e perché bisogna chiudere in maniera dignitosa. Anche perché la matematica non c’è ancora, e se dovessimo avere anche lo 0.1% dobbiamo giocarcela. Dobbiamo rispettare chi ci paga, e chi ci segue, soprattutto per i tanti Salernitani accorsi qui… e Salerno non è dietro l’angolo».


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