IndoviNuovo: parola del giorno “Astruso”
Scritto da Bruno Gaipa il 13 maggio 2025
IndoviNuovo: parola del giorno “Astruso”
Abbiamo giocato stamattina con la parola Astruso
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“Astruso” è un aggettivo che descrive qualcosa di difficile da capire, oscuro, complicato, involuto. Si usa spesso per testi, concetti, discorsi, o anche per persone quando il loro modo di esprimersi è particolarmente contorto.
Esempio d’uso:
“Il manuale era scritto in un linguaggio così astruso che neppure un esperto riusciva a seguirlo.”
Origine:
La parola deriva dal latino astrūsus, participio passato di astruĕre, che significa nascondere, tenere lontano, sottrarre alla vista. C’è quindi l’idea di qualcosa che viene “messo via”, “nascosto”, e di conseguenza reso difficile da cogliere o afferrare.
Curiosità
Uso nella critica letteraria – “Astruso” è un termine ricorrente nelle recensioni negative di libri o film particolarmente complicati. È quasi un codice per dire “non ci ho capito nulla, ma voglio sembrare elegante”.
Il paradosso dell’astrusità apparente – C’è uno studio interessante nella linguistica e nella psicologia cognitiva che mostra come le persone tendano a considerare più “profondo” ciò che è detto in modo astruso — un bias chiamato “effetto profondità pseudo-intellettuale”. In pratica: se usi parole difficili e frasi complicate, la gente potrebbe pensare che sei più intelligente… anche se non stai dicendo nulla di concreto!
In radio e in politica: Alcuni opinionisti o politici fanno largo uso di linguaggio astruso — vuoi per impressionare, vuoi per confondere. C’è un detto nei media: “Quando non sai cosa dire, dillo astrusamente.”
“Qual è la cosa più astrusa che vi è capitato di leggere o sentire? Un contratto, un manuale, un discorso? Scriveteci o mandate un vocale al 380 127 2000