Strocchia (ex arbitro): “Direzione di gara mediocre da parte di Zufferli. C’è uno scadimento di qualità evidente all’interno dell’AIA”

Scritto da il 19 dicembre 2025

A Radio Punto Nuovo, nel corso di “Punto Nuovo Sport“, è intervenuto Felice Strocchia, ex arbitro.

Rivivendo la partita di ieri (Napoli-Milan, ndr) mi sono reso conto, ancora una volta, che il livello arbitrale negli ultimi anni si è abbassato sensibilmente. Io ho sempre difeso e continuerò a difendere i miei ex colleghi, ma è evidente uno scadimento di qualità che, a mio avviso, rispecchia anche ciò che sta accadendo all’interno dell’AIA. Ci sono dinamiche e pressioni che riguardano anche i vertici arbitrali. Saranno poi gli organi federali e la giustizia a stabilire se tutto ciò sia realmente avvenuto, ma il clima non è dei migliori.

L’arbitaggio di Zufferli? La direzione di gara di ieri è stata semplicemente mediocre. Mi mantengo su questo termine, ma la gestione disciplinare non mi è piaciuta affatto. L’intervento di Maignan su Politano è un cartellino rosso tutta la vita. Episodi simili in passato sono sempre stati puniti con l’espulsione e anche con giornate di squalifica. Non capisco perché questa situazione sia stata trattata diversamente. C’è il fallo di Politano, che è evidente, ma non può giustificare il fatto di lasciar passare sotto traccia la sbracciata di Maignan. Così come il fallo di Rabiot su Politano: è volontario, non è da rosso ma è un ‘fallo arancione’. Lì l’ammonizione era obbligatoria. Da quel momento la tensione si è alzata sempre di più, fino a sfociare negli episodi finali. Quando una gara termina così, significa che l’arbitro ha perso il controllo, soprattutto sotto il profilo disciplinare.

Hojlund? Non c’è stata alcuna simulazione. Ha subito una spinta leggera, non ha protestato e non ha chiesto nulla. Parlare di simulazione è fuori luogo”.

VAR? Per una semifinale di Supercoppa una designazione del genere lascia qualche dubbio. Manca coerenza anche nell’utilizzo del VAR: episodi praticamente identici vengono valutati in maniera opposta, ed è questo che genera confusione e polemiche. Quando si arriva quasi alla rissa a fine partita, significa che qualcosa non ha funzionato. L’arbitro deve prevenire, gestire, intervenire. Se non lo fa, la gara gli sfugge di mano”.


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