Ho smesso di tacere: Cardito lancia un messaggio contro la violenza

Scritto da il 27 novembre 2023

Ho smesso di tacere: Cardito lancia un messaggio contro la violenza

Riascolta da qui il servizio completo con le interviste

Venerdì 24 novembre, presso il suggestivo Palazzo Mastrilli, si è tenuto il convegno “Ho Smesso di Tacere“, un evento organizzato dal Collettivo Caveau. L’iniziativa, promossa con determinazione dalla vice presidente prof. Annamaria Natale, ha coinvolto attivamente il Liceo Artistico di Cardito, con letture di poesie della scrittrice Loredana De Lorenzo, racconti e la creazione di una mostra pittorica sul tema della violenza di genere. Al convegno hanno partecipato anche le istituzioni con il dr. Giuseppe Cirillo, sindaco di Cardito, il dr. Sossio Giordano, Assessore alla cultura e la dr.ssa Carmela Sannino, Dirigente politiche sociali. Presente anche l’associazione DifferenteMente Aps, sodalizio di professionisti che ha contribuito con gli interventi della dr.ssa Simona Russo, psicoterapeuta, e l’Avv.ta Francesca Della Ratta, presidente dell’associazione. Oltre agli alunni delle scuole presenti anche la Dirigente del Liceo, la dr.ssa Daniele Costanzo, e la responsabile di plesso , ovvero la prof.ssa Porzio.
Fondamentale la collaborazione anche dell’associazione Incontriamocistradafacendo che ha realizzato un cortometraggio per raccontare la storia di Jolanda, una donna vittima di violenza

Il nostro radioracconto parte dalla fortissima emozione della prof. Natale ai nostri microfoni:” Ciò che insegniamo nelle aule deve uscire fuori, le competenze che diamo ai ragazzi devono essere spese nella società. Ho voluto organizzare questa giornata per lasciare qualcosa nei ragazzi. Mi occupo da sempre di arte. Il liceo dove insegno è lo stesso dal quale sono uscita adulta. Ed è ancora più emozionante per me stare qui . Ciò che insegno è la libertà di creazione e comunicazione

Il convegno ha visto la partecipazione attiva degli alunni e dei docenti della scuola, che hanno contribuito a rendere la giornata intensa e significativa. La dirigente Daniela Costanzo e la prof. Porzio, responsabile di plesso, hanno sottolineato l’importanza del lavoro quotidiano svolto nelle aule e la responsabilità della scuola nel far crescere le nuove generazioni: “Tutti i giorni nelle nostre classi viene fatto un lavoro enorme, e questo è solo il punto finale” ha detto la dirigente che poi ha svelato il suo approccio al coordinamento dei docenti :” Il mio ruolo è non sprecare nessuna potenzialità. La scuola è una casa e non solo per gli alunni. Anche per noi che impariamo a stare insieme.

Le fa eco la professoressa Porzio, insegnante di inglese da anni, ma oggi con maggiori responsabilità nella scuola: “Motivare gli alunni, farli crescere , farli diventare futuri uomini e donne della nostra società, la nostra funzione è forse ancora più importante della famiglia. Compito arduo e delicato quello di risvegliare la nuova generazione verso una attenzione sociale e politica.”

La violenza si può prevenire se si lavora nel costruire relazioni sane tra uomini e donne come ha sottolineato la psicoterapeuta Simona RussoDico ai ragazzi, innamoratevi di qualcosa per salvarvi la vita. Amare qualcosa significa anche evitare di cercare un partner salvatore. L’amore vero è fatto di libertà e solitudine. La rinuncia è l’atto umano più difficile. Con un consiglio finale ai genitori di ragazzi in età adolescenziale: Di solito le relazioni si costruiscono a tavola, al momento del pranzo e della cena. Che se tutto va bene dura 13 minuti in media. Come si fa in 13 minuti a costruire una relazione? E allora il mio consiglio è di stare di più nella relazione”.

In ogni caso è importante non tacere, come ricorda l’Avv.ta Francesca Della Ratta:  “ Esistono tanti tipi di violenza, psicologica, economica oltre che fisica. Anche se con un’amica, bisogna sempre parlarne. E poi un appello al Governo per portare a scuola materie che si occupino anche di questo aspetto di bambini e ragazzi:“Abbiamo lanciato una petizione per far entrare nei programmi ministeriali l’educazione sentimentale, e sessuale. E’ importante insegnare ai bambini a gestire le proprie emozioni. C’è sempre una responsabilità della nostra società che ha voluto l’uomo macho o principe azzurro che deve salvare la principessa. Cominciamo a scardinare gli stereotipi che sono anche insiti nella favole tipo Biancaneve. L’uomo si sente in dovere di essere forte. Ma anche l’uomo può essere debole e fragile. E deve imparare ad accettarlo.”

Altro aspetto chiave in una relazione è la libertà. L’arte e la musica hanno un ruolo fondamentale nell’insegnarla ai ragazzi. Incisivo in questo senso il presidente del Collettivo Caveau, Vincenzo Falco :Chi assapora la musica conosce la libertà perché la libertà ha un suono”. E il suono della giornata, a fare da suggestivo sottofondo della mostra fotografica è stato affidato alla violoncellista Monia Massa:” Ho suonato un repertorio dedicato alle donne. La musica insegna la libertà di esprimersi . L’identità deve essere rispettata in tutti i sensi. Tutti devono essere liberi di essere ciò che sono”.

Ho smesso di tacere è stato un grande lavoro di squadra che ha visto un notevole contributo dell’associazione “Incontriamocistradafacendo“, che ha supportato Jolanda, una donna vittima di violenza, nel rendere pubblica la sua storia attraverso un cortometraggio toccante e potente. Jolanda ha vinto la sua paura e si è ripresa la vita.  La sua storia è diventata un messaggio di speranza:”Io sono qui per dare un messaggio alle donne che hanno sofferto e soffrono. Facciamo rumore, denunciamo, crediamo nella vita e nelle istituzioni. Il mio messaggio è di speranza. Nasciamo nella luce e possiamo vivere a colori. Vi prego di non essere succubi. Parlate con chiunque, anche in privato. Io ce l’ho fatta, sono uscita fuori e mi sono ripresa la mia vita. Aver paura è normale, io non vedevo niente, poi la mia paura è diventata forza. La prima cosa è non sentire vergogna di un qualcosa che deve far vergognare qualcun altro. Dobbiamo smettere di fare le crocerossine. Solo quando avremo la forza di reagire , ricominceremo a vivere. Sono viva per miracolo. Spero di essere un esempio.

E se la sua storia arriva a noi è anche grazie al lavoro delicato dell’associazione, come si avverte dalle parole di Anna Mastellone: “Le prime volte ci siamo sentiti al telefono. Ho sentito il dolore sulla mia pelle. Abbiamo regalato un libro con un nastro verde. Rappresenta la speranza che Jolanda e la sua vittoria ci ha portato


Il convegno “Ho Smesso di Tacere” ha rappresentato un passo decisivo nella lotta contro la violenza di genere, unendo testimonianze, arte e impegno sociale in una giornata che ha lasciato un segno indelebile nella comunità di Cardito.


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