“Mann Sgamat”: la città di Napoli entra nel museo

Scritto da il 10 novembre 2023

“Mann Sgamat”: la città di Napoli entra nel museo

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Partita ieri , 9 novembre la mostra di arte contemporanea degli artisti Dario Gaipa e Maurizio Padula, che fino all’ 8 gennaio sarà visibile al Museo Mann nelle tre sale di Villa Dei Papiri. Grazie al lavoro dei due artisti e della curatrice Serena Calò c’è una perfetta convivenza tra arte classica e contemporanea. Questa mostra è anche l’ultima(?) sotto la guida del direttore Paolo Giulierini, che conclude il suo mandato con successo. Otto anni in cui Il Museo è stato restituito alla città. Ed è proprio la città di Napoli, con tutti i suoi simboli ad essere rappresentata in questa brillante mostra fortemente voluta dal direttore

Siamo stati ieri all’inaugurazione della mostra e abbiamo subito avvertito un’aria speciale : il Museo Mann, gioiello culturale di Napoli, si è trasformato in un palcoscenico di espressione artistica senza precedenti con le opere di Dario e Maurizio e l’arpa di Zena

Il direttore Paolo Giulierini, ha esordito con emozione, sottolineando il duro distacco temporaneo da Napoli. “Spero sia temporaneo,” evidenziando il significato profondo della mostra che riavvicina la città al suo museo. Ha enfatizzato la fluidità tra arte e realtà urbana, sottolineando che “con l’arte si propaga la bellezza e i buoni sentimenti.Giulierini ha riflettuto sulle radici del museo nella gloria dei Borbone e sulla forza intrinseca della città di Napoli, riconoscendo in “Mann Sgamat” un ritorno alle origini. Il direttore ha fortemente voluto gli artisti nel museo per chiudere il cerchio perfetto dei suoi otto anni di gestione del museo: “all’inizio ho temuto il licenziamento, poi come ogni cosa un po anomala, un po controcorrente, ho capito che era una genialata. C’è molta riflessione e grande attenzione alla città, all’amore per la propria città. Molte  opere sono anche drammatiche, pur nella loro policroromia e ci parlano di senzatetto, di emarginazione.

La scintilla l’ha fatta nascere l’architetto Amanda Piezzo che qualche mese fa aveva acquistato un’opera di Dario e Maurizio, dal titolo (guarda caso) Mann Sgamat . E la sua sensibilità per quell’opera ha fatto da ponte per l’ufficio mostre. Ed oggi il Mann ospita le loro opere . L’intuizione di portare Napoli nel Museo, invece” è stata del maestro di strada Nicola Laieta” come ha dichiarato l’artista Dario Gaipa . Le opere  affrontano tematiche urbane, dalla spazzatura al traffico, offrendo uno sguardo autentico sulla città.  C’è un’opera che unisce l’arte alla realtà quotidiana ed è il “Satiro del sabato sera” che secondo Dario è  “la rappresentazione della Napoli contemporanea“. Lavoriamo coi simboli napoletani, con tutto quello che ci fa stare anche male però della città, il Satiro è proprio la, la nostra rappresentazione in alcuni momenti della della giornata e della settimana. Vogliamo denunciare la mancanza del decoro urbano. Sogno una città senza auto . Nelle opere Dario e Maurizio lancia dei messaggi chiari: Napoli ha un successo straordinario di turisti ma deve migliorare la sua vivibilità.

Maurizio Padula racconta anche il processo di creazione della mostra : “Ci abbiamo lavorato cinque mesi nel laboratorio, labbasc” . Utilizzando materiali urbani come manifesti rotti e strappati, Dario e Maurizio hanno trasformato le contraddizioni di Napoli in opere d’arte. Il progetto “Portrait Collage” e “Arketype Collage” hanno portato personaggi della città a dialogare con le statue del museo, creando un legame tra passato e presente.
Sì, Napoli è una città di contraddizioni, lo sappiamo tutti e noi abbiamo voluto prendere contraddizioni che ci sono oggi a Napoli, portarle nel museo insieme proprio al materiale che la città produce, con i manifesti rotti, strappati che noi usiamo per i collage e in più con una nota, insomma di Street art, usando anche degli stencil per rappresentare sia dei personaggi, insomma legati alla città.”

Serena Calò, curatrice della mostra, ha descritto il suo ruolo come un vero e proprio privilegio. Ha evidenziato l’armonia delle opere di Gaipa e Padula, sottolineando la dualità che caratterizza la storia di Napoli. Calò ha elogiato la resilienza dei napoletani e il modo in cui gli artisti rendono il degrado vivibile attraverso la poesia e la gentilezza. “Questa mostra è un elogio a Napoli, ai napoletani, e all’amore per l’arte e la cultura,” ha affermato Calò.

In conclusione, Paolo Giulierini ha espresso la speranza che questo distacco da Napoli sia solo un arrivederci. “Magari a primavera, quando fioriscono le rose, quando fioriscono i fiori, mi piacerebbe tornare,” ha affermato Giulierini, evidenziando la volontà di un ritorno in una città che continua a pulsare nel cuore del Museo Mann.

“Mann Sgamat” non è solo una mostra d’arte, ma un’affermazione dell’amore condiviso tra Napoli, la sua gente, e il patrimonio culturale che li lega indissolubilmente.

 

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