Vincenzo Fusco: “Bisognava fare di più fare di più per salvare la Serie A”

Scritto da il 4 maggio 2024

L’ex giocatore della Salernitana è intervenuto parlando della situazione della squadra, della stagione ormai conclusasi con la matematica retrocessione e ha anche detto la sua sulla prossima stagione di Serie B. Ecco le dichiarazioni di Vincenzo Fusco.

«Per il tifoso è un’Odissea. Ogni giorno sembra una settimana ora che è matematico e mancano 4 giornate. I momenti difficili durano sempre di più. Non mi metto nei panni dei calciatori, perché questi momenti sembrano un’eternità. Però fa parte del mestiere, c’è chi vince e chi perde. Questi momenti li ho vissuti da calciatore. Ho vissuto la parte bella vincendo i Playoff, così come la parte brutta…».

«La rosa della Salernitana, al completo, è più forte – sicuramente – di almeno 4-5 squadre. Ma non basta la rosa, ci vuole la testa. Basti vedere il Verona o il Cagliari. Sono squadre inferiori alla Salernitana, così come l’Empoli, sulla carta. Dia l’anno scorso è arrivato terzo nella classifica marcatori, e quest’anno è andato così. I segnali si potevano cogliere con largo anticipo, già con Sousa c’erano cose che non andavano».

«Sono del parere che i calciatori di oggi siano molto diversi da quelli del passato. Io ho visto anche scazzottate negli spogliatoi, ma poi si era amici come prima. Se c’era qualcosa da dire in faccia lo si diceva. Oggi è cambiato il contesto, un giocatore può cambiare squadre più volte in stagione mettendosi d’accordo già diversi mesi prima. Adesso è tutto diverso, ho visto una squadra discostata, senza motivazioni. Non ho mai visto entusiasmo e attaccamento. C’è anche da dire che non puoi addossare le colpe solo ai calciatori. Con questa piazza si doveva fare di più, è una delle piazze più belle d’Italia».

«La Serie B è il campionato più difficile in assoluto. Non sai mai cosa può accadere. Una buona squadra può rischiare di retrocedere, mentre una mediocre può lottare per salire in A. È un campionato pieno di insidie. Se programmi bene, sfruttando questi mesi, puoi avere vantaggio. Penso che Iervolino dopo la brutta figura di quest’anno allestirà una squadra almeno da prime 4-5 per il prossimo campionato. Metterei la firma se mi chiedessero di risalire in Serie A entro quattro anni. Farlo in un solo anno è difficile».


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