Radio Punto Nuovo racconta Verba Libertatis: la verità come missione del giornalismo
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Sabato 7 giugno, nella suggestiva cornice dell’Anfiteatro di Avella, si è svolta la prima edizione del Premio giornalistico Verba Libertatis, un riconoscimento destinato a chi, nel mondo dell’informazione, ha saputo mettere al centro verità, coraggio e integrità professionale.
Radio Punto Nuovo, media partner ufficiale dell’evento, ha raccolto le emozioni e le riflessioni di alcuni tra i protagonisti premiati.
Gianluigi Nuzzi, volto noto del giornalismo d’inchiesta, ha sottolineato il valore della verità e l’importanza di non cedere al sensazionalismo:
“Siamo qui a prendere meritatamente questo premio, anche perché il lavoro di una persona è sempre un lavoro di squadra, e lo è ancora di più a Quarto Grado. Credo che questo sia un punto di partenza. Raccontare la verità con coraggio è essenziale, perché il giornalismo di inchiesta tocca tasti dolenti e ha un impatto sociale forte. Un mio direttore mi disse una volta: sei sopravvissuto a dieci anni di inchieste sul Vaticano. È una medaglia al merito. Oggi, pur non essendo più in prima linea, credo vada valorizzato anche l’uso dei nuovi strumenti digitali rispetto all’inchiesta tradizionale. Le regole, però, restano semplici: il giornalismo deve basarsi su documenti e testimonianze. Non è una parola vuota, ma comporta una deontologia e delle regole di ingaggio che certi ‘pirati dell’informazione’ – come il pregiudicato Fabrizio Corona – ignorano. Affidarsi a loro è pericoloso: porta a sentenze sommarie e a lanci di pietre senza fondamento, una barbarie da società primitiva. Io vorrei che andassimo avanti, non indietro.”
Andrea Nicastro, inviato del Corriere della Sera, ha evidenziato come anche in contesti bellici il giornalismo resti sempre una ricerca di verità:
“Il giornalismo di guerra non si distingue dal resto del giornalismo. La fatica è sempre la stessa: cercare la verità. Certo, in quei contesti ci sono forze enormi che vogliono orientare l’opinione pubblica: c’è in gioco la sovranità nazionale, la vita di migliaia di persone, e interessi economici vasti. La pressione sull’informazione è fortissima. Ma il nostro compito resta quello di sempre, anche in Italia: fare inchieste, informare, verificare il più possibile e raccontare la verità.”
Cristian Pradelli, premiato per il suo progetto editoriale fondato sulla sinergia tra carta stampata e nuove tecnologie, ha evidenziato la sfida di coniugare tradizione e innovazione: “Siamo partiti da Milano con un giornale locale e oggi, dopo 12 anni e una pandemia, continuiamo a crescere. Le nuove tecnologie sono un’opportunità, ma vanno usate con criterio. Il giornalismo resta un servizio pubblico.”
Maddalena Fossati, direttrice de La Cucina Italiana, è stata premiata per il suo impegno nella candidatura della cucina italiana a Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO:
“Grazie. Anch’io sono tra i trepidanti, perché il momento decisivo sarà a dicembre, tra il 9 e il 12, a New Delhi, dove l’Assemblea Generale voterà i dossier da tutto il mondo, incluso il nostro: La cucina italiana tra sostenibilità e diversità bioculturale. Speriamo. Che impatto potrebbe avere per il nostro Paese? Beh, si parla di patrimonio immateriale, quindi è una candidatura che tocca prima di tutto la cultura e l’identità del nostro Paese. Poi ci saranno certamente molte ricadute positive, ma prima di pensarci troppo voglio arrivare a dicembre.”
Ivana Faccioli, giornalista e conduttrice radiofonica di RTL 102.5, ha riflettuto sul ruolo dell’informazione audio e sul lavoro di divulgazione fatto anche attraverso i social:
“Negli ultimi tempi abbiamo intrapreso un percorso non semplice: informare anche attraverso i social, coinvolgendo ragazzi giovani, che devono imparare a riconoscere il confine tra notizia e opinione, e arrivare alla verità. Proprio come richiama il nome di questo premio. Per noi è una sorta di missione. L’informazione radiofonica forse viene percepita come meno potente rispetto ai giornali blasonati, o alle immagini della TV, ma noi le diamo grande spazio. Quando c’è un grande evento, una notizia importante, un approfondimento da fare, noi ci siamo. La radio è un mezzo vivissimo, nonostante le sfide poste dalle piattaforme di streaming e dalle playlist sempre disponibili. E poi, da quando abbiamo intrapreso anche questa strada social – penso, ad esempio, alla pagina Instagram di RTL, diventata un punto di riferimento per l’informazione – è arrivato anche un riconoscimento nuovo. Ma l’etere, la diretta, l’immediatezza sono la nostra forza”
Infine, Michele Plastino, storico volto del giornalismo sportivo, ha ricevuto il premio per la cultura:
“La verità nel giornalismo va distinta dalle voci. Una notizia è tale solo se verificata. Oggi si rincorrono link e click, ma bisogna tornare a parlare con rispetto e rigore. Anche lo sport merita verità, non narrazioni forzate.”
La serata, organizzata con il patrocinio del Comune di Avella, si è chiusa con grande partecipazione di pubblico e addetti ai lavori. Radio Punto Nuovo continuerà a raccontare l’Italia del giornalismo che resiste, approfondisce e costruisce insieme all’associazione Artis Suavitas
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